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Articolo tratto da InFly di Rita Perin

In un'intervista tratta da InFly affrontiamo tutto ciò che c'è da sapere sulla moda, che non conosce tramonto, dei Rolex "second hand".

Rolex vintage, che passione intervista a Valentino Prina
Rolex vintage, che passione intervista a Valentino Prina
Rolex vintage, che passione intervista a Valentino Prina
Rolex vintage, che passione intervista a Valentino Prina
Rolex vintage, che passione intervista a Valentino Prina

Articolo tratto da "il corriere della sera"

In questo articolo vengono descritte quattro famiglie di Milano, specialisti per riparare, ricostruire e conservare. Tra queste c'è anche "Le Muse" laboratorio dei Prina.

Le famiglie specialiste di orologi di Milano

Articolo del 30 Settembre 1997 - Tratto da "Il Giornale"

Nello Paolucci, ha sentito la necessità di mettere in funzione gli orologi a pendolo dell'Osservatorio astronomico di Brera. Per farlo ha interpellato Valentino Prina, un giovane orologiaio ma che in fatto di pendole pare essere unico. L'Orologio di Alberti datato 1819 con il pendolo in alto e il quadrante in basso risultò presto attivo, grazie alla voglia di Paolucci di vedere queste macchine funzionanti e la tenacia di riuscire di Prina.

Valentino Prina all'opera per l'osservatorio astronomico di Brera

pubblicità di un Breitling Chronomat

 

BREITLING CHRONOMAT STORIA

 

Il Chronomat ha una lunga e tortuosa storia: Ernest Schneider rilevò la Breitling direttamente dal suo fondatore Willy Breitling nel 1979, periodo in cui l’azienda si rischiava di finire in bancarotta da un momento all’altro.

Nel 1984, in occasione del 100esimo anniversario della nascita della Breitling, Schneider decise di creare un nuovo orologio da polso meccanico ( fino ad allora i Breitling creati da quest’uomo erano quasi tutti orologi al quarzo con stile militare )...la storia ufficiale diffusa da questo prestigioso marchio afferma che si consultarono con la squadra aerea acrobatica italiana, le Frecce Tricolore e ciò risulto nella nascita di un nuovo cronografo con alcune particolari caratteristiche soprattutto per quanto riguardava la sua cassa.

La prima caratteristica è la piattezza della cassa, la seconda è la presenza dei particolari cavalieri avvitati ad ore 15,30 e 45 sulla lunetta girevole ( la spiegazione razionale di questi cavalieri è che ruotando la lunetta in modo da avere il cavaliere ad ore 15 ad ore 30 si ottiene un conto alla rovescia ).

Il movimento del Chronomat è l’ormai famoso Valjoux 7750, all’inizio la Breitling utilizzava la versione a 17 rubini mentre nel 97/98 è stata introdotta la versione a 25.

Un’altra caratteristica interessante della cassa è la presenza di una corona a vite e di un particolare design ‘rigato’ dei tasti del cronografo; inizialmente la cassa era disponibile interamente in acciao, in acciaio/oro o in oro giallo 18kt mentre a partire dal 1995 appare anche la versione in oro bianco 18kt.

Le lancette hanno subito varie modifiche nel corso della storia del Chronomat, all’inizio quelle delle ore e dei minuti erano in oro giallo, solo sui modelli totalmente in oro, mentre le lancette all’interno dei contatori erano in metallo colorato di blu; i primi modelli avevano delle lancette semplici a bastone mentre nei modelli più recenti presentano ad una estremità la ‘B’ di Breitling e all’altra un ancora.

Attualmente esistono due stili principali nei vari modelli di Chronomat, i ‘GT’ hanno dei grandi anelli come bordo per i vari contatori e grandi indici che terminano in un puntino di trizio, i ‘Vitesse’ non hanno gli anelli come bordo dei contatori e hanno come indici i numeri romani bordati di trizio.

Alcune delle principali versioni di Chronomat attualmente in produzione sono:

-Il Breitling Chronomat Blackbird, un GT con quadrante nero, cassa in acciaio e bracciale Pilot;

-Il Breitling Chronomat Longitude, con una lancetta per il secondo fuso orario;

-Il Breitling Chrono Sextant con meccanismo elettromeccanico;

-il Breitling Chrono Cockpit, con movimento meccanico e cassa da 38mm.

 

foto di un Breitling Chronomat

Breitling Chronomat Acciaio/Oro

 

immagine di un Breitling Chronomat

Breitling Chronomat in acciaio

 

immagine di un fondello del Breitling Chronomat

Breitling Chronomat fondello

pubblicità di un Breitling Emergency

 

BREITLING EMERGENCY STORIA

 

Più di 10 anni prima della nascita del primo Emergency la Breitling aveva in progetto di realizzare un oggetto per la sicurezza personale che superasse i limiti di quelli che erano fino ad allora gli ELT convenzionali ( Emergency Location Transmitter ).

L’Emergency nasce proprio da questo progetto precedente ed è inizialmente rivolto solo ai piloti delle forze armate con un trasmettitore a 243Mhz.

La Breitling crea il primo Emergency rivolto al mondo civile solo nel 1995, con referenza 56121 ed un trasmettitore a 121.5Mhz.

Questo primo modello è in titanio con la lunetta, la corona ed il coperchio dell’antenna in acciaio e con la possibilità di montare un quadrante nero ed un bracciale professionale.

L’Emergency con referenza E56121 monta un movimento al quarzo non cronometrico con calibro 56 montato al di sopra del trasmettitore ELT in una cassa monoblocco in titanio.

Poco dopo il suo lancio la referenza cambia in E56121.1 e la scritta sul quadrante ‘MHZ’ diventa ‘MHz’ ovvero la ‘z’ diventa più piccola...il perchè di questo è sconosciuto!

Con il lancio di questa nuova referenza diventano disponibili come colori del quadrante anche il blu ed il giallo; recentemente il movimento di questo orologio è riuscito a diventare un cronometro certificato ( COSC ) ed è così stata introdotta una nuova referenza, la E56321.

 

foto del corredo di un Breitling Emergency

Corredo di un Breitling Emergency

 

foto di un Breitling Emergency

Breitling Emergency

 

esterno del fondello di un Breitling Emergency

Breitling Emergency fondello

Pubblicità del Royal Oak

 

AUDEMARS PIGUET ROYAL OAK STORIA

 

Il primo Royal Oak è stato messo in produzione dalla Audemars Piguet nel 1972, con la referenza 5402ST, ed era l'ultimo disperato tentativo di evitare la bancarotta che questo importante marchio metteva in atto dopo quello che fu il periodo più buio della sua storia centennale; ciò che rendeva la produzione del Royal Oak così rischiosa era il fatto che la sua cassa fosse ricavata da un blocco pieno di acciaio, il che rendeva il processo produttivo più costoso della maggior parte degli orologi anche in oro fino ad allora creati, infatti quando iniziò la vendita di questo modello aveva un prezzo di listino di 3200 franchi svizzeri che per l'epoca erano davvero tanti! ( basti pensare che il principale concorrente di questo modello sportivo di lusso era il Rolex Submariner che aveva un prezzo di 280 franchi!!! )

Senza dubbio, quindi, il Royal Oak aveva un prezzo esorbitante ma fu proprio questo il punto di forza di questo modello...molte pubblicità dell'epoca infatti facevano riferimento al suo prezzo ponendolo come l'orologio esclusivo per eccellenza!

Non era solo il prezzo a far pensare a molte persone che quel modello avrebbe segnato la fine della Audemars Piguet, il suo design ( disegnato da Gerald Genta ) ottagonale era molto strano per l'epoca, anche il fatto che si vedessero le viti sulla lunetta era considerato una mancanza di finezza ed era anche la prima volta che un orologio aveva il bracciale integrato...insomma un orologio atipico il cui successo non era certo una certezza!

Il movimento per il Royal Oak Jumbo venne creato dalla Audemars Piguet in collaborazione con la Jaeger LeCoultre ed era una fusione fra i calibri 920 e 2121...la sua peculiarità era il fatto di essere un movimento automatico ultra piatto; è lo stesso movimento che qualche tempo dopo venne utilizzato anche dalla Patek Philippe all'interno del suo Nautilus.

Nel 1972 la Audemars Piguet produceva un totale di 5000 orologi all'anno e decise di produrre ben 1000 Royal Oak, se questo modello non avesse avuto successo avrebbe significato la fine di questo prestigioso marchi, fortunatamente nel giro di neanche un anno tutti i Royal Oak vennero venduti in modo da permetterne la produzione di altri 1000 della serie A, per poi passare negli anni successivi alla serie B e poi C.

 

LA PRIMA SERIE

 

Per i collezionisti i veri Royal Oak sono solo quelli che hanno il seriale 'A', ovvero i primi 2000 esemplari prodotti...questi hanno delle differenti caratteristiche che verranno di seguito spiegate rispetto a quelli sucessivi.

 

IL QUADRANTE

La prima caratteristica che differenzia i seriali A da quelli successivi sta nel fatto che sul quadrante il logo 'AP' è posto a ore 6 mentre in tutti i modelli successivi appare a ore 12, solo alcuni dei primissimi seriali B ( datati circa 1975 ) possono avere il logo a ore 6.

Un'altra differenza importante sta nel fatto che il quadrante dei primi Royal Oak aveva sotto l'indice a ore 6 la scritta 'Swiss' mentre quelli successivi hanno 'Swiss Made'.

 

IL BRACCIALE E LA CHIUSURA

Un bracciale originale su un Royal Oak prima serie è molto più importante che sulla maggior parte degli orologi e può incidere decisamente sul prezzo finale dell'orologio, e questo principalmente perchè è uno dei primi modelli mai creati con un bracciale integrato.

Il bracciale dei primi Royal Oak era prodotto da Gay Freres, un importante fabbricante di Ginevra, ed era molto fine e facile da rompere ( da notare il fatto che attualmente la Audemars Piguet non ha maglie di scorta per questi bracciali in quanto sono montati solo sulle serie A )....siccome non si può riparare ma è necessario sostituirlo una volta rotto questo tipo di bracciale è oggi molto raro!

Nella maggior parte delle chiusure di questi bracciali troviamo incise le iniziali del fabbricante 'GF' ma sui primissimi può anche non apparire questa incisione ed esserci solo la scritta 'SWISS MADE'; nel caso in cui sia marcata GF deve apparire anche il numero seriale, sotto gli 800, e la scritta Audemars Piguet su due linee mentre nel caso dei primissimi bracciali la chiusura oltre a Swiss Made deve avere la scritta 'AP'.

 

IL JUMBO OGGI

 

Il Royal Oak Jumbo è ancora in produzione come lo era nel 1972, la referenza 15202 infatti corrisponde alla 5402ST senza troppe differenze sia per quanto concerne l'aspetto estetico che il calibro del meccanismo.

Tuttavia, mentre in passato il Jumbo era un modello cult della Audemars Piguet al giorno d'oggi questo modello è stato reso più esclusivo e non diretto alla massa, infatti è stato tolto dalla produzione ordinaria e viene prodotto solo su ordinazione con una lista d'attesa di 6 mesi!

 

foto di un Royal Oak Jumbo

Audemars Piguet Royal Oak Jumbo

 

fondello di un Royal Oak

Fondello di un Royal Oak Jumbo serie C

 

foto di un Royal Oak calendario

Audemars Piguet Royal Oak con calendario

 

foto di un Royal Oak Championship

Audemars Piguet Royal Oak Championship

BAUME&MERCIER VECCHI MODELLI

 

foto di un Baume Mercier Riviera

Baume&Mercier Riviera Baumematik

 

foto di un Baume Mercier Shogun

Baume&Mercier Shogun

 

foto di un Baume Mercier Formula

Baume&Mercier Formula

 

foto di un Baume Mercier Marquis

Baume&Mercier Marquis

 

foto di un Baume Mercier Malibu

Baume&Mercier Malibu

 

foto di un Baume Mercier Avant Garde

Baume&Mercier Avant Garde

 

foto di un Baume Mercier Transpacific

Baume&Mercier Transpacific

BAUME MERCIER MODELLI RECENTI

 

Con una storia che dura da 182 anni la Baume & Mercier è considerata una delle aziende produttrici di orologi più importanti di sempre; la sua lunga fama è dovuta al fatto di essere sempre stata considerata un'azienda composta da artigiani al top capaci di offrire linee innovative ed orologi senza tempo.

I modelli più recenti della Baume & Mercier non sono, in quest'ottica, da meno rispetto a quelli che l'hanno resa famosa...

I più importanti di questi sono:

 

-HAMPTON: la linea degli Hampton è ispirata ad un orologio storico degli anni '40, tutte le varie versioni presentano una cassa rettangolare, delle curve generose, dei toni caldi ed un design ergonomico che richiama l'Art Decò.

 

foto di un Baume Mercier Hampton Milleis

Baume&Mercier Hampton Milleis al quarzo

 

foto di un Baume Mercier Hampton XL

Baume&Mercier Hampton XL automatico

 

-CAPELAND: la collezione dei Capeland è quella 'Sport-Chic' della Baume & Mercier, richiama il lato avventuroso di una vita di mare ed offre funzioni utili nella vita di tutti i giorni; ispirato ad un cronografo monopulsante del 1948 il Capeland offre un design con dettagli retrò ed è in grado di misurare velocità, distanze, intervalli di tempo e altri importanti grandezze per chi ha una vita sportiva!

 

foto di un Baume Mercier Capeland XXL 1000m

Baume&Mercier Capeland XXL 1000m

 

-LINEA: la nuova iconica collezione Linea comprende una serie di orologi da donna tondi ed eleganti con bracciali intercambiabili è in grado di soddisfare il desiderio di ogni donna di avere un segnatempo che funga allo stesso tempo da ornamento.

Questo orologio è disponibile in due misure ed è allo stesso tempo sensuale e sincero così da poter essere considerato l'orologio ideale nella vita di tutti i giorni di una donna.

 

foto di un Baume Mercier Linea

Baume&Mercier Linea

STORIA DEL IWC MARK XI

 

Il Mark XI, il cui nome completo è MK 11 Air Chronometer, è uno dei modelli più importanti della IWC ed è stato messo in vendita per la prima volta nel 1949; le sue caratteristiche principali erano: un movimento molto accurato messo all'interno di una gabbia di metallo morbido in grado di proteggerlo dai campi magnetici, un quadrante integrato all'interno di questa gabbia, una cassa in acciaio inox resistente all'acqua, un vetro fissato alla cassa da un anello metallico a vite ed un quadrante nero con gli indici e le lancette luminose.

Il Mark XI fu uno strumento fondamentale per l'Astro-navigazione della Royal Air Force per circa 15 anni fino a quando venne introdotto un sistema di segnali radio militari, chiamato 'Consol System', che copriva praticamente tutto l'emisfero nord e che era in grado di dirigere gli Aircraft militari britannici e che venne utilizzato anche sulle navi tedesche.

Per la RAF l'astro-navigazione vecchio stile rimase solo un backup nel caso di guasti al nuovo sistema, ma il Consol System non era disponibile nell'emisfero meridionale e quindi gli eserciti di Australia, Nuova Zalanda e Sud Africa continuarono ad utilizzare i vecchi metodi e continuarono a comprare i Mark XI per l'equipaggio dei loro Aircraft.

L' IWC Mark XI è l'orologio militare per eccellenza e, anche se nelle aste non raggiunge mai le quotazione che possono raggiungere i pezzi militari della Rolex o di altri marchi più prestigiosi, ha una storia vera e provata fatta di battaglie al polso dell'esercito inglese, sud africano, austriaco e neozelandese ed inoltre ha un movimento famoso per essere particolarmente resistente, il noto calibro IWC 89! E' anche stato il primo orologio ad essere venduto in un'asta online ma questo è un altro discorso.

foto di un Iwc Mark XII

Iwc Mark XII

foto del meccanismo di un Iwc Mark XII

Iwc Mark XII movimento

foto di un Iwc Mark XV

Iwc Mark XV

STORIA DEL IWC PORTOGHESE

 

Il Portoghese è uno dei modelli più prestigiosi della IWC, è stato messo in produzione più di 15 anni fa e fin da subito è stato apprezzato perchè in grado di combinare un design sportivo ed una grande comodità al polso con un'eleganza senza tempo...proprio grazie a questa sua caratteristica il successo del Portoghese sembra non essere mai tramontato!

Grazie ad una cassa di dimensioni abbastanza contenute, 40,9mm, questo modello è adatto ad essere indossato anche dal popolo femminile ed anche il fatto che la sua cassa sia prodotta in diversi materiali così come il suo quadrante in diversi colori fa sì che in una versione o nell'altra praticamente chiunque riesca a trovare un Portoghese che gli piaccia.

Alcune delle sue caratteristiche principali sono: un vetro zaffiro abbastanza bombato, un bordo antiriflesso su entrambi i lati, una scala di precisione sulla parte esterna del quadrante sulla quale il tempo può essere misurato all'ottavo di secondo, un utile cronografo integrato sul quadrante dal design pulito; il contatore dei minuti cronometrici ed i piccoli secondi sono verticali in stile classico, e gli indici sono a numeri arabi applicati.

Anche i più piccoli dettagli del Portoghese sono molto curati e contribuiscono a renderlo l'orologio che è, per esempio la lunghezza delle lancette dei minuti non è casuale o poco precisa come spesso capita, ma finisce esattamente sulla linea che unisce gli indici dei minuti, la corona ed i pulsanti del crono sono perfettamente proporzionati con la cassa.

Con la nascita della referenza 3714 vengono introdotte anche due versioni in oro rosa ampliando ulteriormente il già abbastanza ampio range di varianti estetiche; il quadrante di una versione ha i contatori neri che contrastano con un quadrante chiaro creando un bel effetto, le lancette sono in oro rosa così come gli indici massicci applicati...questa variante è stata disponibile fino all'autunno 2009!

L'altra versione di Portoghese in oro rosa 18kt ha lancette delle ore e dei minuti placcate in oro rosa, indici massicci in oro rosa applicati su un quadrante argentee, la lancetta del cronografo è azzurra in modo da permetterne una chiara lettura a prima vista...anche in queste due versione più moderne il fascino del classico è senza dubbio presente!

foto di un Iwc Portoghese

Iwc Portoghese quadrante argentee

immagine di un Iwc Portoghese quadrante nero

Iwc Portoghese quadrante nero

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