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Jaeger Lecoultre Atmos

Pubblicità di uno Jaeger LeCoultre Atmos

 

JAEGER LECOULTRE ATMOS STORIA

 

Già nel 1928 un ingegnere di Neuchatel chiamato Jean-Leon Reutter costruì un orologio in grado di funzionare ad aria...tuttavia ci vollero diversi anni e molti studi da parte della Jaeger LeCoultre perchè si riuscisse a trasformare questa idea in un orologio che fosse davvero vicino a quello che può essere definito come movimento perpetuo!
Il frutto di questo lavoro è l’Atmos, introdotta dalla Jaeger LeCoultre nel 1936...il principio tecnico di questo meccanismo è il seguente: all’interno di una capsula ermetica vengono inseriti in una precisa quantità dei liquidi e dei gas che si espandono all’aumentare della temperatura e si contraggono ad un suo diminuire creando un movimento della capsula, questo movimento viene utilizzato per ricaricare una molla che fa funzionare l’orologio...basti pensare che con un solo grado di variazione all’interno del range che va dai 15 ai 30 gradi è in grado di far funzionare l’orologio per due giorni!
Chiaramente per poter convertire un così piccolo quantitativo di energia in movimento tutto all’interno di un Atmos si deve muovere in modo molto quieto, infatti le due oscillazioni al minuto che compie il suo bilanciere sono 150 volte più lente della normale oscillazione di un pendolo...quindi non sorprende nemmeno che 60 milioni di atmos in funzione producano lo stesso quantitativo di energia di una lampadina da 15 watt!
Lo Jaeger LeCoultre Atmos non è un orologio noto per essere particolarmente preciso ma non necessita quasi di alcuna manutenzione per poter funzionare, in condizioni ideali teoricamente potrebbe funzionare senza bisogno di nessun intervento per ben 600 anni...anche se l’inquinamento dell’aria ai giorni nostri rende necessaria una revisione ogni circa 20 anni.
Il primo prototipo di Atmos, quella creata nel 1929 da Jean-Leon Reutter , viene chiamata Atmos 0 e funzionava grazie all’espansione di Mercurio all’interno del vetro, nel 1932 invece venne introdotta l’Atmos I che funzionava con un calibro chiamato 30”A mentre è solo nel 1936 quando venne introdotta l’Atmos II che si iniziò ad utilizzare un meccanismo simile a quello che viene tuttora utilizzato il calibro 519, poi c’è l’Atmos III con calibro 529, l’Atmos IV con calibri 522 e 532, l’Atmos V con calibro 526 e l’Atmos VI VII e VIII con il calibro 528.
L’Atmos VIII, uscita di produzione nel 1983, è l’ultima Atmos che può essere considerata un’evoluzione del brevetto di Reutter e questo perchè in quell’anno la Jaeger LeCoultre ha completamente ridisegnato questo orologio, ha smesso di numerarne le serie e ha montato il calibro 540.

 

foto di uno Jaeger Atmos

Jaeger LeCoultre Atmos

 

immagine di una Jaeger Atmos Marina

Jaeger LeCoultre Atmos Marina

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